A few posts ago I quoted a passage of a book about listening. Two people who are very dear to me emailed me their thoughts about it, and I report them here:
"L'ascolto richiede silenzio, dare spazio. Ma come sono diversi i silenzi! Basta un sopracciglio sollevato per apparire sprezzanti. O un movimento degli occhi per esprimere disapprovazione o noia. Il silenzio può manifestare rifiuto, essere borioso o sarcastico. E poi qualche parola bisogna dirla, e ci vuole misura. E delicatezza. Tutto questo si otterrebbe facilissimamente con un solo ingrediente: l'amore! Nella cucina del mistico basta questo solo. E tutto risulta perfettamente cucinato! "
"Credo che alla fine sia questo l'essenziale: capire che cosa l'altro ti vuole comunicare, non che cosa cogli tu, soltatno, anche perché tutti abbiamo una certa "attenzione selettiva" che ci porta a prendere in considerazioni solo alcune parti di un discorso.
Poi certo, se vuoi dare il TUO punto di vista, puoi porre l'accento su alcune questioni, ma io sono più per l'importanza di vedere che cosa L'ALTRO considera rilevante, che cosa lo turba o lo emoziona o lo fa pensare... o smeplicemente che cosa ti vuole raccontare, a volte le persone hanno soltanto voglia di condividere un'esperienza, senza trarre alcuna conclusione -un discorso magari effimero ma che secondo me ha una buona funzione "rinsaldante" tra le persone, proprio come quando ci si trova a tavola e ognuno havoglia di raccontare, condividere."
It's nice how both of them somehow speak about cooking and sharing at a table. I'll translate these posts and add something to them tomorrow, now I'm too tired. Good night :)
Wednesday, May 24, 2006
Comments about listening
Posted by chemcookit at 8:14 PM
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